Stage presso il Pio Albergo Trivulzio

Stage presso il Pio Albergo Trivulzio

“Sarebbe opportuno viverla al contrario la vita” diceva un raggiante Woody Allen in uno dei suo film cult, nascendo anziani e terminando il percorso vitale in modo inverso. Non ci è dovuto sapere come potrebbe essere la vita capovolta, di sicuro tra anziani e giovani oltre ad esserci un notevole spazio temporale, si delinea una netta difficoltà di comunicazione. Il parlarsi, il confrontarsi, l’aiutarsi o semplicemente il recepire consigli sulla base dell’esperienza sono ostacoli da sempre difficili da superare per due generazione distanti tra loro, con interessi diversi e soprattutto un linguaggio ed una forma mentale differente. Eppure è una nozione vitale sapere che per affrontare al meglio il proprio futuro è necessario conoscere bene il passato, e chi meglio dei nostri anziani può rendere il giusto servizio.

A tal proposito un’interessante iniziativa è venuta a crearsi dal mese di febbraio al Pio Albergo Trivulzio, storica sede di residenza sanitaria per gli anziani milanesi, dove giovani e “senior” hanno trovato il modo di imparare reciprocamente gli uni dagli altri.
Gli studenti di informatica dell’Istituto Labor, insieme ai colleghi di altri istituti e supervisionati dagli esperti di Informatici Senza Frontiere, si sono cimentati nel ruolo di tutor per insegnare con passione e interesse le nozioni basilari del computer agli ospiti della struttura e farne acquistare dimestichezza anche in modo simpatico, vedendo ad esempio su Google Earth i loro paesi natali o facendo ricerche su Wikipedia. Un’iniziativa che ha avuto alta risonanza mediatica con la presenza di numerose cariche politiche provinciali e regionali, fotografi, giornalisti e le telecamere della televisione di Stato, la RAI.

I nostri studenti si sono ben integrati con l’ambiente ed hanno avuto anche la possibilità di presenziare ad un’intervista con l’emittente radiofonica nazionale, RadioRai.
Nel complesso l’esperienza è stata molto positiva ed interessante. Gestire un progetto informatico a stretto contatto con persone anziane ha notevolmente arricchito i nostri alunni, che si sono trovati di fronte ad un vissuto profondo e di gran valore. L’accostamento del lato umano con quello informatico non stride, anzi contrasta positivamente con le esperienze di persone che non sono abituate ad un mondo tecnologico e moderno, ma curiose altresì di fare ancora nuove scoperte e mettersi in gioco nonostante la loro età.
Il bagaglio culturale dei nostri studenti si arricchisce di un notevole carico, grazie alla sempre attenta ed esemplare linea guida dell’Istituto Labor, a testimonianza di come il sociale e l’integrazione siano punti cardine del nostro modo di lavorare, per fare in modo che lo studente interagisca non solo tra i banchi di scuola ma anche al cospetto della società che lo circonda.