Didattica e cultura

Didattica e cultura

Un mercoledì in poltrona per i nostri studenti, impegnati al teatro Carcano di Milano nella visione della commedia “Il borghese gentiluomo” di Molière, tradotto ed adattato da Annarosa Pedol, con la regia di Armando Pugliese, ed un simpaticissimo Emilio Solfrizzi come protagonista.
Iniziativa ad alto impatto culturale, che si aggiunge alle numerose attività che l’Istituto Labor mette a disposizione dei suoi allievi, in un connubio tra didattica e cultura, al fine di dare una più ampia apertura mentale ed un’ottica dai punti vista differenti.

La commedia narra la storia del ricco signor Jourdain che sogna di diventare nobile circondato da persone prive di autentiche qualità come adulatori e scrocconi cosi come maestri di musica, ballo scherma e filosofia , che lo raggirano e ne assecondano la sua follia pur di ottenerne guadagno.
La rivalità la fa da padrona, poiché ciascuno è convinto che la propria arte sia il principio fondamentale dell’esser gentiluomo, a differenza della moglie Madame Jourdain, donna estremamente pratica e razionale, che cerca invece di far rinsavire il marito. In aggiunta alla coppia dei padroni di casa si aggiunge un’altra, formata dai rispettivi servitori, la simpatica e coraggiosa Nicoletta e Coviello, innamorati fra loro.
Ne nasce una farsa, il Gran Turco, chiassosa e colorata, tipica del teatro comico. Coviello, vestito da turco e parlando un turco maccheronico, si presenta a Jourdain facendogli credere che il figlio del Gran Turco, è giunto per sposare sua figlia Lucilla. Lusingato dalla promessa di nobiltà, Jourdain cade nel tranello dando vita ad una farsa in stile balletto.
Di fronte all’ennesimo rifiuto del “borghese” di dare in sposa sua figlia al suo giovane ,altrettanto borghese ed innamorato, tutti si mettono d’accordo per giocargli la beffa finale; perfino la moglie, che pur criticandolo aspramente lo ha sempre protetto, gli si schiera contro, lasciandolo definitivamente solo nella sua folle utopia.
Jourdain continuerà a sognare ciò che non potrà mai avere, tipico dei grandi personaggi comici del teatro di Moliére.

“Come l’avaro, come il malato immaginario, come l’ipocrita Tartufo, anche questo borghese che sogna di diventare gentiluomo è, nella cultura letteraria europea, un archetipo: è il modello esemplare e imprescindibile del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare col denaro quei meriti e quei titoli che non avrà mai.”

Rinnoviamo quindi l’appuntamento per mercoledì 15 novembre alle ore 10,30, presso il teatro Carcano, giornata organizzata esclusivamente per accogliere tutte le scolaresche del milanese.
Buona visione al nostro gruppo studenti e docenti che seguirà la commedia e chissà che in qualcuno non si accenda una nuova ed interessante passione.