IL GIORNO DELLA MEMORIA

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il 27 gennaio 1945 l’esercito sovietico fece irruzione nel campo di concentramento di Auschwitz, dando luce ad uno degli orrori più spregevoli della storia: il Giorno della memoria vuole ricordare e commemorare in quella triste data, la persecuzione e lo sterminio del popolo ebreo, inserendosi di fatto in quella parentesi storica che descrive la tragedia ebraica sotto il nome di Shoah. Una pagina nera che non va dimenticata anzi negli eventi e nelle testimonianze DEVE essere raccontata perché mai più l’essere umano può rendersi partecipe di un’atrocità simile: nel ricordo di chi ha perso la vita barbaramente ma anche nelle vicende narrate di chi ha protetto e salvato numerose vite mettendo a rischio anche la sua.

Lo sterminio per mano nazista è stato il delirio del razzismo nella sua forma più estrema, pianificato e messo in atto con fare criminale giustificato politicamente e burocraticamente: se la storia può raccontarci i fattori scatenanti e l’evolversi temporale, è nelle voci dei sopravvissuti e negli scritti che si da manforte a ciò che è stato e che può dare d’insegnamento al prossimo, come nelle visite dei campi di concentramento, che anni e anni dopo lasciano ancora un senso di angoscia e freddezza d’animo; è nella ricorrenza con i suoi eventi che la memoria viene realmente celebrata e non si eclissa sminuendola.

Numerose iniziative prenderanno vita nel week end a Milano e in tutto il territorio italiano, promosse dalla comunità ebraica e non solo, per dare a tutti la consapevolezza di ciò che è stato, e far si che l’indifferenza nel tempo non prenda il sopravvento.

L’Istituto Labor propone per i prossimi giorni ai suoi docenti di affrontare con attenzione la tematica in questione, servendosi della letteratura italiana con i vari scrittori e poeti che hanno preso parte o raccontato il periodo storico ed usufruendo dei servizi web in modo da poter lavorare con un notevole numero di informazioni anche più recenti come interviste, riferimenti cinematografici, video e scritti.

Tra il 1939 e il 1945 quasi 6 milioni di Ebrei sono stati uccisi dalla mente deviata, antisemita e ideologicamente razzista dai nazisti nel nome di un mondo dove la razza ariana sarebbe divenuta la razza pura; partiti dalla Germania la folle idea prese spazio in tutto il vecchio continente, con campi di sterminio dove torture ed esperimenti folli erano all’ordine del giorno; l’Italia non fu esente da questa ondata di nube nera e terrore ed è alle nostre vittime che noi dell’Istituto Labor oggi ci stringiamo nel dolore e nel ricordo, con la speranza che MAI PIU’ l’uomo diventi carnefice di altri uomini, nel nome della religione ,delle razze e del potere.