Gita a Budapest

Gita a Budapest

Hanno un fascino particolare le città innevate quasi a volerle rendere chiare, limpide e monocromatiche nel nascondere i difetti e modellarne le forme.

Budapest è incantevole vestita di bianco, anche se in questo periodo il freddo si sente purtroppo e non facilità le escursioni; i più la consigliano nei panni primaverili, fatto sta che armati di abbigliamento invernale e tanta voglia di goderci questa cartolina dell’est ci siamo imbattuti da temerari nel gelo ungherese.

Partenza all’alba di un Lunedì di fine febbraio, la ciurma ha tagliato il Nord Italia direzione Slovenia per poi raggiungere in serata la capitale ungherese, un viaggio inteso ma piacevole, accompagnati da un paesaggio mutevole, tra il mite seppur invernale territorio italiano e l’immensità di neve a coprire i campi sloveni, primo del tanto materiale per foto e video come ricordo per i nostri giovani viaggiatori.
Di Budepest -gita nello specifico un libro non basterebbe per raccontarle tutte, quindi i sottili ricordi li lasciamo nel cuore dei partecipanti e nella memoria dei singoli, che siano per cultura ed educazione utili al loro futuro.
Budepest città invece è un luogo che merita di essere visitata accuratamente, per bellezza artistica, storia intrigante ed i vari intrecci e aneddoti popolari che la reggono da secoli, nella sua formazione logistica che la divide in Buda, aristocratica e artistica, e Pest, la zona commerciale e moderna, legate da un’amor di patria al punto che se chiedi ad uno qualsiasi la zona di provenienza ti risponde con il numero di distretto perché loro amano essere un tutt’uno.

via

Immensa e ricca di nozioni interessanti la piazza degli Eroi descrive la storia ungherese, le sue dominazioni, i vari re sotto forma di statue, ognuna con una descrizione sottostante relativa al periodo storico ed una rappresentazione di un momento particolare della loro ascesa politica; imponente e centrale rispetto alla piazza vi è il monumento del Millenario in memoria degli eroi che hanno dato la vita per la nazione, con l’arcangelo Gabriele che tiene nella mano destra la corona di Santo Stefano, il primo re d’Ungheria, circondato da sette uomini a cavallo, capi tribù magiari, ritenuti i fondatori del territorio ungherese.

piazza

Poco distante in uno spazioso parco, un antico palazzo ottocentesco è sede di una delle più belle terme del posto, Sczenesky, laddove per contrasto al freddo esterno, ci si immerge in un bagno caldo paradisiaco a circa una trentina di gradi, fonte di riposo e per rifocillarsi dalle lunghe passeggiate.
Incantevole manco a dirlo il fiume Danubio ed i suoi maestosi ponti, sublime nella visuale notturna con il parlamento che si illumina sullo sfondo.
Fuori dal contesto cittadino, la combriccola studentesca ha avuto modo di visitare alcuni paesini tipici ungheresi, come Szentendre un borgo medioevale, scorcio vero di cultura ungherese, ricco di arte e musei, cosi come suggestivo è stato l’Ansa del Danubio, il punto strategico dove il famoso fiume cambia la sua direzione da Ovest-Est a quella Nord-Sud.

danubio

Tanta cultura insomma in questi cinque giorni, tanta esperienza, ed un cumulo di emozioni e rapporti intensi a condire una delle esperienze più importanti nella vita scolastica di uno studente.

Consapevole del valore umano e didattico del viaggio d’istruzione, l’Istituto Labor ringrazia gli accompagnatori per il servizio reso e la cura dei dettagli, cosi come la partecipazione attiva e vogliosa dei suoi studenti e le famiglie per la fiducia accordata, in una parentesi piacevole del nostro operato che si spera possa essere riproposta anche nei prossimi anni.