Decreto scuola
Lunedì 6 Aprile 2020. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che contiene le norme relative agli Esami di Stato e alla valutazione degli studenti per il corrente anno scolastico tenendo conto dell’emergenza coronavirus.
Come si svolgeranno gli Esami di Stato della scuola secondaria di I grado
Il decreto prevede che il Ministero possa con un provvedimento specifico modificare l’impianto dell’Esame.
In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.
Opzione 1: se sarà possibile fare l’esame in presenza, potrà essere semplificato.
Opzione 2: se non sarà possibile fare l’esame in presenza, si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti.
Come si svolgeranno gli Esami di Stato della scuola secondaria di II grado
– CANDIDATI INTERNI
Quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove di maturità.
I crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno.
Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.
Opzione 1: se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio ci sarà un esame con commissione composta da docenti interni e da un presidente esterno.
Il 17 giugno si partirà con la prima prova scritta ovvero il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti preparata dal Ministero.
La seconda prova, quella specifica per ciascun indirizzo, non sarà a carattere nazionale ma sarà predisposta dalle commissioni di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico.
A fine giugno si concluderà con la prova orale.
Opzione 2: se non si rientra a scuola entro il 18 maggio è previsto il solo colloquio orale.
– CANDIDATI PRIVATISTI
Gli studenti esterni svolgeranno in presenza gli esami preliminari al termine dell’emergenza epidemiologica e sosterranno l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo nel corso della sessione straordinaria di settembre 2020.
L’esame sarà così strutturato: ci sarà una commissione composta da docenti interni alla sede d’esame e da un presidente esterno. Si partirà con la prima prova scritta ovvero il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti preparata dal Ministero. La seconda prova, quella specifica per ciascun indirizzo, non sarà a carattere nazionale ma sarà predisposta dalle commissioni di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico. Si concluderà l’esame con la prova orale.
Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.
PCTO e Invalsi
I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento non saranno requisito per accedere all’esame di stato, ma le esperienze maturate costituiscono comunque parte del colloquio.
Altresì non sarà criterio di ammissione lo svolgimento della prova Invalsi
Deroghe
Non verrà tenuto conto, in ogni caso, del monte ore di presenza, dei debiti formativi, delle sanzioni disciplinari.
Ammissione all’anno successivo
Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. La ministra Lucia Azzolina ha detto che non ci sarà il “6 politico”, gli studenti verranno valutati a fine anno per il loro rendimento durante le lezioni in aula e durante quelle a distanza.
Saranno poi organizzati dei corsi prima dell’inizio del prossimo anno scolastico per recuperi o approfondimenti, se saranno necessari.
“Congelato”, per quest’anno, il meccanismo dei debiti.
Scarica la bozza completa del decreto scuola.