Il primo voto non si scorda mai
Il nuovo anno è entrato da qualche giorno nelle nostre vite, ricco di impegni e novità; riprende così il percorso scolastico e superata la curva del primo quadrimestre, si viaggia spediti sul rettilineo fino agli esami. Un calendario pieno zeppo di iniziative ed eventi ci accompagnerà nei prossimi mesi non solo in ambito scolastico.
Se l’alternanza scuola-lavoro infatti sta proiettando i nostri allievi verso il mondo dei lavoratori con nuove mansioni e responsabilità, così come una notevole esperienza extracurriculare si materializzerà il mese prossimo con il viaggio d’istruzione, ci sono anche altri importanti interessi che vanno tenuti in considerazione, uno su tutti in ordine cronologico, quello politico: i nostri studenti neo diciottenni infatti, si apprestano il 4 marzo a recarsi alle urne e votare per la prima volta alle elezioni politiche per formare il nuovo governo; un evento da non sottovalutare visto che rappresenta il potere decisionale in assoluto più importante a nostra disposizione, quello di scegliere liberamente in maniera democratica chi dovrà rappresentarci nelle dovute sedi istituzionali con incarichi politici.
Il trend degli ultimi anni vede un netto astensionismo da parte dei giovanissimi, poco affini alla politica o forse scoraggiati da un’immagine non limpida della stessa; una mancanza controproducente, forse una moda negativa, soprattutto considerando l’importanza del voto come espressione di libertà ed il sacrificio immane fatto per ottenerlo dai nostri avi nel garantirci questo inestimabile diritto, al tempo stesso dovere al cospetto della società.
L’approccio politico sembra qualcosa di poco affine allo stile di vita in età giovanile; mai considerazione fu tanto falsa quanto pericolosa perché cosi ragionando si lascia il potere di strutturare presente e futuro nelle mani dei pochi che in modo meschino tutelano solo i propri interessi. Guai a seguire per assurdo il concetto erroneo di “cosa può cambiare mai con il mio singolo voto”, al punto che nell’ultimo discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato i nuovi elettori classe ’99 a prendere parte alle prossime votazioni dando maggiore interesse al senso civico e alla vita politica, ricordando che “in questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i nostri diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica. Propongo questa riflessione perché, talvolta, corriamo il rischio di dimenticare che, a differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di pace del nostro Paese e dell’Europa” .
Per tenersi sempre informati e aggiornati, l’Istituto Labor partecipa anche quest’anno al progetto “Il quotidiano in classe”, fornendo ai suoi studenti ogni giorno la possibilità di esaminare, con la supervisione di un docente, tutte le notizie di varie testate giornalistiche, aprendo interessanti dibattiti in classe, partecipando ad iniziative nazionali in tema di scrittura e comunicazione e proseguendo la lettura anche in momenti successivi con la gratuità dei quotidiani disponibili.
Il nostro auspicio è che sempre più giovani siano parte integrante della società, potendo contribuire allo sviluppo, integrandosi in ogni contesto, e cercando di garantire un futuro dignitoso e più roseo per se stessi e per le generazioni che seguiranno.
Noi intanto non perdiamoci di vista, restate sempre vigili sul nostro blog.
Buon inizio anno a voi tutti dall’Istituto Labor.